Modulo consegna SIM aziendale​​

Un modulo consegna SIM aziendale è un documento che viene compilato quando un’azienda fornisce una scheda SIM a un proprio dipendente. Serve a registrare ufficialmente l’assegnazione della SIM, specificando dati come il nominativo del dipendente, il numero di telefono e altri dettagli utili a identificare sia il destinatario sia la SIM stessa. Questo modulo tutela sia l’azienda sia il dipendente, perché certifica la presa in carico della SIM e chiarisce le responsabilità legate al suo utilizzo.

Come compilare un modulo consegna SIM aziendale​​

Nel redigere un modulo di consegna SIM aziendale, è fondamentale raccogliere tutte le informazioni necessarie a garantire una tracciabilità efficace e una corretta gestione delle risorse aziendali. Il modulo deve innanzitutto identificare con precisione il destinatario della SIM, includendo i dati anagrafici completi come nome, cognome, data di nascita e codice fiscale. È importante specificare anche il ruolo aziendale della persona, l’unità organizzativa di appartenenza e il relativo riferimento gerarchico o responsabile di funzione.

Il modulo dovrebbe contenere i dettagli relativi alla SIM stessa, come il numero di telefono assegnato, il codice ICCID (Integrated Circuit Card ID, ovvero il numero seriale della SIM), l’operatore telefonico e il piano tariffario associato. Nel caso in cui la SIM sia accompagnata da un terminale (ad esempio uno smartphone o un tablet aziendale), occorre anche riportare le informazioni identificative di tale dispositivo, come il modello, il numero di matricola e l’IMEI.

Un aspetto cruciale riguarda la data di consegna della SIM, che deve essere chiaramente indicata insieme all’eventuale data di restituzione prevista o condizionata da un termine di assegnazione (ad esempio, termine del rapporto di lavoro, cambio mansione o progetto). Il modulo deve prevedere lo spazio per le firme di entrambe le parti: chi consegna e chi riceve, così da certificare l’effettiva presa in carico del bene.

Non bisogna trascurare la sezione dedicata alle condizioni d’uso. Questa parte deve riportare in modo esplicito le policy aziendali sull’utilizzo della SIM, chiarendo eventuali limitazioni, obblighi di tutela dei dati, responsabilità in caso di smarrimento o uso improprio, e le procedure da seguire in caso di guasti, furto o cessazione del rapporto di lavoro. Può essere utile inserire un richiamo alla normativa sulla privacy e al trattamento dei dati personali, soprattutto se la SIM può essere utilizzata per accedere a servizi aziendali riservati.

Infine, sarebbe opportuno prevedere uno spazio per annotazioni aggiuntive, dove riportare eventuali specificità relative alla consegna o condizioni particolari concordate tra le parti. Tutte queste informazioni contribuiscono a garantire una gestione trasparente, sicura e conforme alle policy aziendali delle SIM aziendali e dei dispositivi associati.

Primo Esempio modulo consegna SIM aziendale​​

MODELLO CONSEGNA SIM AZIENDALE

Data: ___________________

Oggetto: Consegna SIM Aziendale

Il sottoscritto/a _____________________________________________
matricola/numero dipendente ________________________________
reparto/ufficio _____________________________________________
riceve in data odierna, in uso temporaneo e per esclusivi fini lavorativi, la seguente scheda SIM aziendale:

Numero di telefono: _______________________________
Operatore: _______________________________________
Seriale SIM (ICCID): _______________________________

Dichiara di aver ricevuto la SIM aziendale in oggetto e si impegna a:

– Utilizzarla esclusivamente per finalità connesse allo svolgimento dell’attività lavorativa e nel rispetto delle policy aziendali;
– Non cederla a terzi e custodirla con diligenza;
– Comunicare tempestivamente all’azienda eventuali smarrimenti, furti o malfunzionamenti;
– Restituire la SIM e relativi accessori in caso di cessazione del rapporto di lavoro o su richiesta dell’azienda.

Firma del dipendente _______________________________

Firma per l’azienda ________________________________

Allegato consegnato:
[ ] SIM Card
[ ] Manuale d’uso
[ ] Altro: ________________________________________

Secondo Esempio modulo consegna SIM aziendale​​

FAC SIMILE CONSEGNA SIM AZIENDALE

Dati del Dipendente:
Nome e Cognome: _
Matricola: __
Ruolo/Qualifica: _

Reparto/Ufficio: __

Dati SIM Aziendale:
Numero di telefono:

Operatore telefonico: ___
Numero seriale SIM (ICCID): _

PIN: PUK:

Data di consegna: //__

Condizioni di utilizzo:
Il sottoscritto dichiara di aver ricevuto in data odierna la SIM aziendale sopra indicata e si impegna a utilizzarla esclusivamente per fini aziendali, secondo le policy interne dell’azienda.
Il dipendente si impegna a custodire con cura la SIM e a restituirla al termine del rapporto di lavoro o su richiesta dell’azienda.
In caso di smarrimento o furto, il dipendente è tenuto a comunicarlo tempestivamente all’ufficio competente.

Firma per ricevuta

(Firma del dipendente)

Firma consegnatario

(Firma del responsabile aziendale)

Luogo e data: _____

Modulo consegna tesserino di riconoscimento​​

Un modulo consegna tesserino di riconoscimento è un documento scritto che viene utilizzato per attestare l’avvenuta consegna di un tesserino identificativo a una persona, come ad esempio un dipendente o un collaboratore. Questo modulo serve a ufficializzare il passaggio del tesserino, specificando chi lo riceve, chi lo consegna, la data e le caratteristiche del tesserino stesso. La sua funzione principale è di garantire la tracciabilità e la responsabilità nell’uso del tesserino, che spesso è necessario per accedere a determinati luoghi o svolgere specifiche attività lavorative.

Come compilare un modulo consegna tesserino di riconoscimento​​

Quando si redige un modulo per la consegna del tesserino di riconoscimento, è essenziale garantire che tutte le informazioni rilevanti siano raccolte in modo preciso e conforme alle normative vigenti, soprattutto in materia di privacy e sicurezza. Il modulo deve innanzitutto identificare univocamente la persona a cui viene consegnato il tesserino, pertanto deve essere richiesto il nome e il cognome completo dell’interessato, eventualmente corredati da altri dati identificativi come la data e il luogo di nascita, un codice identificativo aziendale, il codice fiscale o altri riferimenti che possano evitare omonimie o errori di attribuzione. Spesso è opportuno inserire anche il ruolo, la qualifica o la mansione svolta all’interno dell’organizzazione, specificando il reparto, l’ufficio o la sede di riferimento, in modo da contestualizzare l’utilizzo del tesserino.

Oltre ai dati personali, il modulo deve riportare la data esatta di consegna del tesserino, elemento fondamentale sia per la tracciabilità sia per la futura restituzione in caso di cessazione del rapporto o smarrimento. È necessario indicare il numero identificativo del tesserino stesso, laddove previsto, così da poter associare in modo univoco il documento all’individuo. Solitamente si inserisce anche la tipologia del tesserino, specificando se si tratta, ad esempio, di un badge temporaneo, definitivo, con accesso a determinate aree o con particolari privilegi. È importante inoltre che il modulo riporti una dichiarazione esplicita da parte del destinatario in cui egli attesta di aver ricevuto il tesserino, comprendendo le modalità di utilizzo, le regole di custodia e le responsabilità legate al possesso dello stesso. Tale dichiarazione può includere anche l’impegno alla restituzione in caso di cessazione del rapporto, di smarrimento o di richiesta da parte dell’ente.

Per una corretta gestione amministrativa e per eventuali controlli, il modulo deve prevedere la firma autografa del ricevente, accompagnata, se richiesto, da quella di un responsabile aziendale o del soggetto che materialmente consegna il tesserino. In alcuni casi viene richiesto anche di allegare una copia di un documento d’identità per verificare la corrispondenza tra la persona e i dati inseriti. Non deve mancare un’informativa sul trattamento dei dati personali raccolti, in conformità al Regolamento Europeo GDPR, che illustri in modo chiaro le finalità e le modalità del trattamento, i soggetti autorizzati e i diritti dell’interessato. Infine, il modulo può prevedere uno spazio per eventuali annotazioni aggiuntive, come la segnalazione di restrizioni particolari, condizioni di utilizzo specifiche o altre informazioni utili alla corretta gestione del tesserino. Tutti questi elementi contribuiscono a garantire trasparenza, sicurezza e tracciabilità nel processo di consegna e utilizzo dei tesserini di riconoscimento.

Primo Esempio modulo consegna tesserino di riconoscimento​​

MODELLO CONSEGNA TESSERINO DI RICONOSCIMENTO

Io sottoscritto/a __
nato/a a ____ il
residente in ____ CAP
via ____

in qualità di ____
presso __

DICHIARO

di aver ricevuto in data odierna il tesserino di riconoscimento n. ____
rilasciato da ___
ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. e delle procedure interne aziendali.

Il sottoscritto si impegna a custodire con cura il tesserino ricevuto e a restituirlo all’atto della cessazione del rapporto di lavoro o su richiesta dell’azienda.

Data _

Firma del consegnatario

Firma del consegnante

Secondo Esempio modulo consegna tesserino di riconoscimento​​

FAC SIMILE CONSEGNA TESSERINO DI RICONOSCIMENTO

DICHIARAZIONE DI CONSEGNA TESSERINO DI RICONOSCIMENTO

Il sottoscritto: Rossi Marco
Nato a: Milano (MI) il 12/03/1985
Residente a: Milano, Via Roma 15
Codice fiscale: RSSMRC85C12F205X
In qualità di: Impiegato amministrativo

DICHIARA

di aver ricevuto in data odierna, dall’azienda:
Società: Alfa S.p.A.
Sede legale: Milano, Via Verdi 20
C.F./P.IVA: 12345678901

il tesserino di riconoscimento identificativo n. 0258
rilasciato ai sensi dell’art. 26 D.Lgs. 81/2008, completo di fotografia, nome, cognome e datore di lavoro.

Il sottoscritto si impegna a custodire con cura il suddetto tesserino, a non cederlo a terzi e a restituirlo in caso di cessazione del rapporto di lavoro o su richiesta dell’azienda.

Milano, 10/06/2024

Firma del dipendente: ____________________

Firma del responsabile: ____________________

Modulo consegna materiale informatico​​

Un modulo consegna materiale informatico è un documento che accompagna la consegna di dispositivi o attrezzature tecnologiche, come computer, stampanti o accessori, da un fornitore a un destinatario, che può essere un’azienda, un ente o un singolo dipendente. Serve a registrare in modo formale e dettagliato quali materiali vengono consegnati, in quale quantità, con quali caratteristiche e in quale data, indicando anche chi li ha consegnati e chi li ha ricevuti. Questo modulo ha la funzione di tutelare entrambe le parti, garantendo la tracciabilità dell’hardware distribuito e fornendo una prova documentale utile in caso di contestazioni, controlli o necessità di assistenza futura.

Come compilare un modulo consegna materiale informatico​​

Un modulo di consegna materiale informatico è un documento fondamentale per la tracciabilità e la gestione delle risorse IT all’interno di un’azienda o di un’organizzazione. La sua corretta compilazione assicura che ogni trasferimento, sia esso una consegna definitiva, temporanea o in conto riparazione, sia documentato in modo preciso e dettagliato, tutelando sia chi consegna sia chi riceve il materiale.

La prima sezione da considerare è l’identificazione delle parti coinvolte. È necessario specificare in modo completo i dati di chi effettua la consegna, ad esempio includendo nome, cognome, ruolo o qualifica aziendale, e riferimenti di contatto come email o numero di telefono. Parallelamente, vanno inseriti anche i dati di chi riceve il materiale, con le stesse attenzioni: nome, cognome, ruolo, eventuale reparto o ufficio di appartenenza e dati di contatto. Nel caso in cui il materiale venga affidato a una terza parte, come un tecnico esterno o un’azienda di assistenza, occorre indicare anche la ragione sociale, l’indirizzo e i riferimenti del referente.

Un’altra componente fondamentale riguarda la descrizione dettagliata del materiale informatico oggetto della consegna. È indispensabile riportare per ogni singolo dispositivo o componente le informazioni identificative, quali la tipologia (ad esempio computer portatile, desktop, monitor, stampante, smartphone, tablet, periferiche, accessori come mouse e tastiere), la marca, il modello e, se disponibile, il numero di serie. Questo dato è particolarmente importante perché consente di tracciare in modo univoco ogni elemento e di evitare eventuali contestazioni future. Nel caso di device dotati di asset tag o etichette inventariali aziendali, è buona prassi includere anche tali riferimenti. Per dispositivi di storage, come hard disk o chiavette USB, può essere opportuno indicare anche la capacità di memoria, mentre per componenti come alimentatori o cavi può essere utile specificare la lunghezza o altre caratteristiche tecniche rilevanti.

Il modulo deve includere anche la motivazione della consegna. È necessario chiarire se si tratta di una consegna per utilizzo ordinario, di un prestito temporaneo, di una sostituzione, di una restituzione dopo riparazione, di una dismissione o di un trasferimento tra reparti. In caso di prestito o assegnazione temporanea, è opportuno specificare la data prevista per la restituzione o per il rientro del materiale. Questa informazione consente una pianificazione accurata delle risorse e riduce il rischio di smarrimenti o dimenticanze.

Un elemento spesso trascurato ma essenziale è la descrizione dello stato del materiale al momento della consegna. Bisogna annotare se il dispositivo è funzionante, se presenta danni visibili (graffi, ammaccature, schermo rotto, tasti mancanti), se è stato formattato o se contiene dati sensibili. Nel caso di materiale restituito per assistenza, è importante indicare il guasto riscontrato o il motivo della richiesta di intervento. L’accuratezza nella descrizione dello stato iniziale protegge sia il consegnatario sia il destinatario da successive contestazioni sulle condizioni del bene.

La data e l’ora della consegna vanno riportate con precisione, poiché costituiscono il riferimento temporale ufficiale del trasferimento di responsabilità. Se il modulo prevede anche la restituzione del materiale, è utile prevedere uno spazio per la data di riconsegna e una nuova verifica delle condizioni del dispositivo.

Per ragioni di trasparenza e legalità, il modulo deve prevedere la firma di entrambe le parti, che attesta l’avvenuta consegna e il reciproco accordo sulle condizioni descritte. In alcuni casi può essere richiesto anche un timbro aziendale per validare ulteriormente la procedura. Nei contesti regolamentati o dove si gestiscono dati sensibili, può essere necessario includere una clausola sulla responsabilità relativa al trattamento dei dati contenuti nei dispositivi o sulle modalità di utilizzo del materiale affidato.

Infine, il modulo dovrebbe essere redatto in duplice copia, una per il consegnatario e una per il destinatario, oppure essere gestito tramite sistema informatico, in modo da garantire la completa tracciabilità e archiviazione a norma di legge. Tutte le informazioni inserite devono essere precise, veritiere e facilmente consultabili, così da rendere il modulo uno strumento efficace sia per la gestione ordinaria sia in caso di verifiche, audit o dispute future.

Primo Esempio modulo consegna materiale informatico​​

MODELLO CONSEGNA MATERIALE INFORMATICO

Io sottoscritto/a _____, nato/a a __ il //___, in qualità di , dichiaro di aver ricevuto in data odierna il seguente materiale informatico di proprietà di :

| DESCRIZIONE MATERIALE | MARCA/MODELLO | MATRICOLA/SERIAL NUMBER | QUANTITÀ |
|——————————|————————–|—————————–|———-|
| | | | |
| | | | |
| | | | |

Condizioni di consegna: ____

Dichiaro di aver ricevuto il materiale sopra elencato funzionante e in buono stato di conservazione, impegnandomi a custodirlo con cura e restituirlo nelle medesime condizioni, salvo normale usura, al termine dell’utilizzo o su richiesta dell’azienda/ente.

Data //

Firma del consegnatario ____

Firma del consegnante

Secondo Esempio modulo consegna materiale informatico​​

FAC SIMILE CONSEGNA MATERIALE INFORMATICO

Oggetto: Verbale di consegna materiale informatico

Il sottoscritto Mario Rossi, in qualità di Responsabile IT, consegna al sig./alla sig.ra Luca Bianchi, dipendente con mansione di Impiegato Amministrativo, il seguente materiale informatico:

| Descrizione | Marca/Modello | Matricola/Seriale | Quantità | Stato |
|———————-|——————|———————-|———-|————-|
| Notebook | Dell Latitude 5510 | SN: DELL12345678 | 1 | Nuovo |
| Mouse USB | Logitech M185 | SN: LOGI98765432 | 1 | Nuovo |
| Caricabatterie | Dell 65W | SN: DELL87654321 | 1 | Nuovo |
| Smartphone | Samsung Galaxy A52 | SN: SAMS123456789 | 1 | Nuovo |

Data consegna: 12/06/2024

Il destinatario si impegna a custodire e utilizzare il materiale ricevuto secondo le policy aziendali e a restituirlo integro al termine del rapporto di lavoro o su richiesta dell’azienda.

Firma consegnante: _____________________
(Mario Rossi)

Firma ricevente: ______________________
(Luca Bianchi)

Modulo consegna documenti commercialista​​

Un modulo consegna documenti commercialista è un documento che il cliente utilizza per accompagnare e segnalare i materiali che consegna allo studio del commercialista, come fatture, ricevute o altri giustificativi contabili e fiscali. Serve a comunicare in modo chiaro quali e quanti documenti vengono affidati al professionista, facilitando così la gestione, la verifica e l’archiviazione da parte del commercialista e creando una traccia formale della consegna, utile per evitare eventuali smarrimenti o contestazioni.

Come compilare un modulo consegna documenti commercialista​​

Nel predisporre un modulo per la consegna di documenti al commercialista, è fondamentale innanzitutto identificare con precisione sia il soggetto che consegna i documenti sia colui che li riceve. Deve essere quindi riportato il nome, il cognome, la denominazione dell’azienda o del professionista, la partita IVA o il codice fiscale, oltre all’indirizzo e ai recapiti di riferimento. Questi dati consentono di attribuire senza equivoci la documentazione consegnata e di ricostruire la catena di responsabilità in caso di contestazioni future.

Un altro aspetto cruciale riguarda la descrizione dettagliata dei documenti consegnati. Si deve specificare la tipologia di ciascun documento (ad esempio, fatture di vendita, fatture di acquisto, ricevute bancarie, estratti conto, libri contabili, dichiarazioni fiscali, contratti, documentazione INPS o INAIL, CU, F24, deleghe, libri paga, note spese, corrispettivi, documentazione relativa alla gestione del personale, documenti relativi a pratiche fiscali o previdenziali, documenti relativi a finanziamenti, dichiarazioni annuali, bilanci, eccetera). Oltre al tipo di documento, è indispensabile indicare il periodo temporale di riferimento (ad esempio, mese, trimestre, anno) e la quantità o il numero progressivo dei documenti, in modo da poter ricostruire esattamente quanto è stato affidato al professionista.

Molto importante è anche la modalità di consegna: bisogna segnalare se i documenti sono stati consegnati in originale o in copia, e se la consegna è avvenuta in formato cartaceo oppure digitale. Nel caso di documentazione digitale, può essere utile precisare il supporto utilizzato (chiavetta USB, CD, invio tramite email, caricamento su piattaforma online) e la data di trasmissione, allegando eventualmente una ricevuta o una distinta di invio elettronico.

Deve essere indicata la data di consegna dei documenti, dato che da essa possono decorrere termini di legge per la predisposizione di adempimenti fiscali o amministrativi, e può essere utilizzata come riferimento per eventuali contestazioni su ritardi o omissioni.

Un ulteriore elemento di rilievo è la finalità per cui viene effettuata la consegna: bisogna specificare se i documenti sono consegnati per la semplice tenuta della contabilità, per la redazione di bilanci, per la compilazione di dichiarazioni fiscali, per la gestione delle paghe, per pratiche di finanziamento, per consulenza specifica o per altri adempimenti. Questo dettaglio permette al commercialista di organizzare il lavoro in modo efficiente e di comprendere quali attività dovrà svolgere partendo dalla documentazione ricevuta.

Per garantire la tracciabilità e la validità della consegna, il modulo deve prevedere uno spazio per la firma di chi consegna e di chi riceve, eventualmente con l’orario della consegna stessa. In caso di invii telematici, si può prevedere una conferma di ricezione tramite email o tramite la piattaforma utilizzata per lo scambio dei documenti.

Infine, per una gestione ancora più accurata, si può prevedere uno spazio per annotazioni aggiuntive in cui inserire eventuali precisazioni, come la presenza di documenti mancanti, danneggiati, incompleti o da integrare successivamente, oppure la richiesta di restituzione di determinati originali dopo l’uso. Queste informazioni aggiuntive tutelano sia il cliente sia il commercialista e consentono di evitare fraintendimenti sulla completezza e l’integrità della documentazione consegnata. Tutti questi dettagli, se raccolti con precisione e chiarezza, rappresentano una tutela fondamentale sia dal punto di vista professionale che legale per entrambe le parti coinvolte.

Primo Esempio modulo consegna documenti commercialista​​

Oggetto: Consegna Documentazione Contabile – [Nome Azienda] – [Periodo di riferimento]

Gentile Dott./Dott.ssa [Nome Commercialista],

con la presente si trasmette la documentazione necessaria per l’elaborazione contabile e fiscale relativa al periodo [specificare il periodo: es. gennaio-marzo 2024] della società [Nome Azienda].

Documenti allegati:
– Fatture di vendita
– Fatture di acquisto
– Estratti conto bancari
– Prima nota cassa
– Documentazione relativa a incassi e pagamenti
– Documentazione relativa a eventuali finanziamenti o leasing
– Eventuale altra documentazione richiesta

Tale documentazione è stata verificata e ordinata secondo le Sue indicazioni. Restiamo a disposizione per eventuali chiarimenti o integrazioni.

Cordiali saluti,

[Firma]
[Nome e Cognome]
[Ruolo]
[Recapiti]
[Nome Azienda]

Secondo Esempio modulo consegna documenti commercialista​​

FAC SIMILE CONSEGNA DOCUMENTI AL COMMERCIALISTA

Alla cortese attenzione dello Studio Commercialista
Dott./Dott.ssa
Via ____

Città __

Oggetto: Consegna documentazione contabile e fiscale – Periodo _

Il/La sottoscritto/a __, nato/a a _____ il __, titolare/legale rappresentante della ditta/società __, con sede in ____, codice fiscale/partita IVA __,

DICHIARA

di aver consegnato in data odierna, ____, la seguente documentazione relativa al periodo __:

Documentazione consegnata:

  • Fatture di vendita n. dal n. al n. ____
  • Fatture di acquisto n. dal n. al n. ____
  • Corrispettivi giornalieri/mensili dal //__ al //__
  • Estratti conto bancari dal //__ al //__
  • Ricevute fiscali n. dal n. al n. ____
  • Prima nota cassa dal //__ al //__
  • Documentazione relativa a spese generali (utenze, affitti, assicurazioni, ecc.)
  • Modelli F24 pagati nel periodo
  • Eventuali deleghe bancarie e quietanze
  • Contratti e documentazione varia (specificare): _____
  • Altro: _____

    Note:
    __
    __

    Data: __

    Firma del dichiarante
    _

    Firma per ricevuta dello Studio


Fac Simile Scrittura Privata Compravendita Quota Srl

La compravendita di una quota di S.r.l. è un’operazione frequente nella vita di una società a responsabilità limitata, ma richiede attenzione sia alla forma giuridica dell’atto sia al contenuto negoziale. Parlare di “scrittura privata” nella cessione di quote S.r.l. non significa limitarsi a un foglio firmato tra le parti: il Codice Civile e la prassi del Registro delle Imprese impongono requisiti formali specifici affinché il trasferimento produca effetti verso la società e i terzi. Al tempo stesso, un contratto ben strutturato tutela venditore e acquirente su prezzo, garanzie, tempi di esecuzione, condizioni sospensive e patti accessori. Questa guida illustra il quadro normativo essenziale, le alternative formali disponibili, la struttura tipica di una scrittura privata di compravendita di quota, gli adempimenti societari e pubblicitari, nonché i profili fiscali e pratici da considerare prima di arrivare al closing.

Compravendita di Quota Srl

Il punto di partenza è l’articolo 2469 del Codice Civile, che stabilisce la regola generale della trasferibilità delle partecipazioni, salvo diverse previsioni dell’atto costitutivo. Lo statuto può infatti subordinare il trasferimento a clausole di prelazione in favore degli altri soci, a limiti o a clausole di gradimento da parte della società. La verifica preventiva dello statuto è decisiva perché la violazione di tali pattuizioni può rendere inefficace il trasferimento o esporre a richieste risarcitorie. L’articolo 2470 disciplina invece l’opponibilità della cessione: la cessione di quota produce effetti verso la società dal momento in cui è depositata per l’iscrizione nel Registro delle Imprese; solo da quel momento l’acquirente è riconosciuto come socio nei confronti della società e dei terzi. Quanto alla forma, l’iscrizione al Registro richiede un atto avente i requisiti di legge, ossia un atto pubblico o una scrittura privata con sottoscrizioni autenticate, oppure un atto sottoscritto digitalmente secondo la procedura speciale telematica. Il risultato pratico è che la semplice scrittura privata non autenticata, pur valida sul piano dell’obbligazione tra le parti, non perfeziona il trasferimento nei confronti della società e non può essere iscritta.

La prassi contemporanea offre due canali principali. Il primo è l’atto notarile (atto pubblico o scrittura privata con firme autenticate dal notaio), con il quale il notaio, oltre a verificare identità e capacità delle parti, cura il deposito telematico dell’atto al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente. Il secondo è la cessione con firma digitale ai sensi della normativa speciale, che consente la sottoscrizione informatica dell’atto da parte delle parti e il deposito telematico a cura di un professionista abilitato, tipicamente un dottore commercialista iscritto negli elenchi previsti. Questa procedura non elimina i controlli, ma li sposta sull’autenticità della firma digitale e sulla legittimazione del soggetto che effettua il deposito. In ogni caso, la forma “rafforzata” non è un mero formalismo: garantisce certezza su chi sta alienando la quota, consente le verifiche antiriciclaggio e rende certa la data dell’atto, elementi indispensabili per la pubblicità legale.

Prima di redigere la scrittura privata è essenziale leggere lo statuto e i patti parasociali. La prelazione impone al socio cedente di offrire la quota agli altri soci a parità di condizioni di prezzo e modalità; il mancato rispetto può comportare il riscatto della quota o la responsabilità per inadempimento. La clausola di gradimento, se presente, subordina l’efficacia del trasferimento all’autorizzazione dell’organo amministrativo o dell’assemblea; di solito prevede anche tempi e criteri, e spesso contempla un meccanismo alternativo di acquisto da parte degli altri soci se il gradimento è negato senza giusta causa. Altre clausole frequenti sono i lock-up temporanei, i limiti alla cessione a concorrenti, i vincoli su quote date in pegno o in usufrutto. Ignorare questo passaggio può bloccare il closing o aprire contenziosi; perciò il contratto di cessione dovrebbe dichiarare espressamente l’avvenuto adempimento delle condizioni statutarie e allegare la relativa documentazione.

Sul piano sostanziale, prima di firmare conviene svolgere una due diligence mirata. L’acquirente deve verificare la consistenza della quota, l’esatta percentuale del capitale e dei diritti amministrativi, l’assenza di vincoli come pegni, sequestri o opzioni già concesse, la regolare iscrizione della partecipazione a nome del venditore nel Registro delle Imprese, lo stato dei libri sociali e le eventuali passività potenziali della società. Anche profili apparentemente esterni, come l’eventuale regime patrimoniale dei coniugi del venditore o la presenza di minori comproprietari, incidono sulla legittimazione a vendere e sulla forma dell’atto. È buona prassi accompagnare la trattativa con una lettera di intenti o con un contratto preliminare che fissi prezzo, condizioni sospensive, tempistiche, documenti da consegnare e garanzie minime; ciò evita incomprensioni al momento della scrittura definitiva.

Una scrittura privata per la compravendita di quote Srl correttamente redatta inizia con l’intestazione delle parti, complete di dati anagrafici, codice fiscale e, se persone giuridiche, con indicazione dei loro rappresentanti e dei poteri di firma. Segue una sezione di premesse che fotografa la situazione societaria, richiama lo statuto e le eventuali autorizzazioni già ottenute, e identifica con precisione l’oggetto: la quota percentuale o il numero di quote, il valore nominale e, se rilevante, la relativa numerazione. La clausola di trasferimento deve dichiarare la cessione “piena e libera da vincoli”, con esclusione di oneri, pegni, sequestri e diritti di terzi, e prevedere il subentro dell’acquirente in tutti i diritti patrimoniali e amministrativi maturati dopo una certa data contabile di riferimento. Il prezzo deve essere indicato in modo chiaro, con la modalità di pagamento (bonifico tracciabile, escrow, pagamento dilazionato), eventuali meccanismi di aggiustamento post-closing (closing accounts, earn-out legati a target di redditività) e interessi in caso di pagamento differito. Non dovrebbero mancare le dichiarazioni e garanzie del venditore sulla titolarità e libera trasferibilità della quota, sulla regolarità formale della società e sull’assenza di contenziosi che colpiscano la partecipazione; in operazioni significative si inseriscono anche garanzie sulla società (bilanci, debiti, contratti chiave), spesso coperte da limiti di responsabilità, franchigie e cap massimi. Completano il contratto le condizioni sospensive o risolutive, come l’ottenimento del gradimento, il decorso del termine di prelazione senza esercizio o l’ottenimento di finanziamenti, la disciplina del closing con la specifica dei documenti da scambiarsi e della data di efficacia, i patti accessori di non concorrenza o non sollecitazione, la riservatezza, la legge applicabile e il foro o l’eventuale arbitrato. Una clausola finale deve prevedere l’autenticazione delle firme o la firma digitale secondo la procedura prescelta e l’impegno al deposito per l’iscrizione al Registro delle Imprese.

Nella pratica, la cessione di quota avviene spesso “sospesa” all’avveramento di condizioni. La più comune è lo spirare del termine di prelazione a favore degli altri soci senza che sia pervenuta accettazione; un’altra è il rilascio del gradimento da parte dell’organo competente. Può aggiungersi l’assenza di eventi negativi tra la firma e la data di efficacia, come l’apertura di procedure esecutive sulla quota. Le parti di norma prevedono che i diritti patrimoniali (utili, rimborsi) maturino in capo all’acquirente dal giorno del closing o da una data contabile convenuta, mentre i diritti amministrativi decorrono dall’iscrizione nel Registro delle Imprese. Al closing, venditore consegna le eventuali certificazioni della quota se emesse, copia dell’ultimo bilancio, copie dei verbali assembleari recenti e ogni altro documento pattuito; l’acquirente esegue il pagamento secondo le modalità convenute. Se è previsto un escrow, il prezzo viene trattenuto da un terzo fino all’adempimento di condizioni o alla scadenza di termini di garanzia.

Firmata la scrittura privata, occorre darle la veste formale idonea al deposito. Nella via notarile, il notaio autentica le firme o redige atto pubblico, verifica le condizioni statutarie, svolge i controlli antiriciclaggio e provvede al deposito telematico dell’atto presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per sede. Nella via digitale, le parti sottoscrivono con firma digitale e un professionista abilitato inoltra telematicamente l’atto e la pratica. L’iscrizione ha efficacia costitutiva verso società e terzi: fino a quel momento, rispetto alla società, il socio resta il cedente. La legge non prevede più il libro soci come strumento opponibile, perché la pubblicità è concentrata nel Registro; molte società conservano comunque un proprio elenco interno per la gestione amministrativa. Dopo l’iscrizione, è opportuno aggiornare anche l’eventuale Registro dei titolari effettivi, se l’operazione comporta cambiamenti nella catena di controllo rilevanti per la normativa antiriciclaggio.

La cessione di quote di S.r.l. non è soggetta a IVA e sconta, ai fini dell’imposta di registro, l’imposta in misura fissa, salvo casi particolari, ferma restando l’imposta di bollo e i diritti per la pratica camerale. Per il venditore persona fisica, l’eventuale plusvalenza costituisce reddito diverso tassato, in via ordinaria, con imposta sostitutiva del 26% sulla differenza tra corrispettivo e costo fiscalmente riconosciuto, con regole specifiche per partecipazioni qualificate e non qualificate e per le diverse epoche di acquisto. Per le società o gli imprenditori, la plusvalenza segue le regole del TUIR, potendo talvolta beneficiare del regime PEX se sussistono i requisiti. L’acquirente, salvo imposte fisse di registro e oneri notarili o professionali, non sostiene imposte proporzionali sul prezzo. È prudente farsi assistere da un consulente fiscale per stimare l’impatto dell’operazione e impostare correttamente eventuali clausole di aggiustamento del prezzo che possano incidere sul periodo d’imposta di tassazione.

La scrittura privata deve tenere conto di situazioni particolari che richiedono forma o autorizzazioni aggiuntive. Se la quota è vincolata in garanzia da un pegno, serve il consenso del creditore pignoratizio o la liberazione della garanzia prima del trasferimento. Se il venditore è coniugato in comunione legale dei beni e la partecipazione vi è ricompresa, è necessario il consenso dell’altro coniuge; in caso di comproprietà tra coniugi o coeredi, la cessione parziale richiede il coordinamento dei diritti di ciascuno. Se la quota appartiene a un minore o a un interdetto, occorrono le autorizzazioni del giudice tutelare. Nelle società con clausole statutarie di intrasferibilità temporanea o con vincoli verso terzi finanziatori, la scrittura deve recepire le condizioni poste da questi atti. Tutto ciò non impedisce la cessione, ma impone di programmare i tempi, per evitare che il giorno del deposito manchino autorizzazioni essenziali.

Spesso la cessione non esaurisce gli accordi tra venditore e acquirente. È frequente che le parti stipulino patti parasociali per regolare la governance successiva: sindacati di voto, diritti di nomina in organi sociali, limiti alla cessione delle quote per un certo periodo, diritti di tag along o drag along in caso di future vendite. Questi patti, pur esterni allo statuto, vincolano le parti sul piano obbligatorio e potranno essere richiamati nella scrittura di cessione o stipulati contestualmente. Anche clausole di non concorrenza e di non sollecitazione del personale sono frequenti, specie quando il venditore resta attivo in settori affini. La previsione di meccanismi di risoluzione delle controversie, come un arbitrato amministrato, può offrire una sede specialistica e rapida per eventuali future liti.

Gli errori più ricorrenti nascono dalla sottovalutazione della forma e dello statuto. Firmare una “semplice” scrittura privata non autenticata e poi scoprire che non è iscrivibile, oppure ignorare la clausola di prelazione e ricevere un’azione di riscatto, sono scivoloni che si evitano con un controllo iniziale. Altro errore è trascurare i vincoli sulla quota, come pegni o sequestri, o dare per scontato che il prezzo si paghi per intero il giorno del closing senza prevedere cautele in presenza di garanzie sul capitale circolante o su passività latenti. Anche l’assenza di una data contabile di riferimento genera discussioni su utili e perdite maturate a cavallo dell’operazione. Infine, rinviare o dimenticare il deposito al Registro delle Imprese vanifica la cessione verso società e terzi e crea un limbo pericoloso anche per la responsabilità verso i terzi.

Fac Simile Scrittura Privata Compravendita di Quota Srl

Tra:

[Nome e cognome / Denominazione], nato/a a [●] il [●], C.F. [●], residente/sede legale in [●], via [●] n. [●], in seguito “Cedente”;
[Se persona giuridica: rappresentata da [Nome], in qualità di [carica], C.F. [●], con i poteri necessari.]

[Nome e cognome / Denominazione], nato/a a [●] il [●], C.F. [●], residente/sede legale in [●], via [●] n. [●], in seguito “Acquirente”;
[Se persona giuridica: rappresentata da [Nome], in qualità di [carica], C.F. [●], con i poteri necessari.]

Premesso che:

a) La società [Denominazione S.r.l.], con sede in [●], C.F./P. IVA [●], iscritta al Registro delle Imprese di [●] n. [●], capitale sociale € [●], in seguito “Società”, ha statuto approvato in data [●] (allegato A).

b) Il Cedente è titolare della seguente partecipazione nel capitale della Società: quota pari al [●]% (valore nominale € [●]) [eventuale numerazione/annotazioni], come da risultanze del Registro delle Imprese.

c) [Prelazione] In data [●] il Cedente ha assolto agli obblighi di prelazione previsti dall’art. [●] dello statuto, decorso il termine in assenza di esercizio / ovvero con rinuncia scritta dei soci (allegato B).

d) [Gradimento] In data [●] l’organo competente della Società ha espresso gradimento alla cessione, ai sensi dell’art. [●] dello statuto (allegato C).

e) La partecipazione oggetto di cessione è libera da vincoli, pegni, sequestri, opzioni o altri diritti di terzi, fatti salvi quelli indicati nella presente.

Tutto ciò premesso, si conviene e si stipula quanto segue.

1. Oggetto

Il Cedente cede e trasferisce all’Acquirente, che acquista, la partecipazione di cui alle premesse, rappresentativa del [●]% del capitale della Società, libera da vincoli e con ogni diritto patrimoniale e amministrativo ad essa inerente, fatte salve le decorrenze di cui all’art. 5.

2. Prezzo e modalità di pagamento

Il prezzo complessivo della cessione è convenuto in € [●] (euro [●]), che l’Acquirente corrisponde al Cedente come segue:

€ [●] alla firma della presente, a mezzo bonifico su IBAN [●], causale “Cessione quota [Denominazione S.r.l.] – [data]”;

€ [●] entro il [●], a mezzo [bonifico / escrow / assegno circolare].

[2.1 Aggiustamenti di prezzo (facoltativo): Il prezzo potrà essere oggetto di aggiustamento in aumento/diminuzione in base ai closing accounts alla data di cui all’art. 5, secondo i criteri di cui all’allegato D.]

[2.2 Garanzia del prezzo (facoltativo): Una somma di € [●] è trattenuta in escrow per [●] mesi a garanzia delle dichiarazioni e garanzie ex art. 4; rilascio alle condizioni dell’allegato E.]

3. Dichiarazioni e garanzie del Cedente

Il Cedente dichiara e garantisce che:

a) è legittimo titolare della quota, pienamente trasferibile, e che l’oggetto della cessione non è gravato da pegni, sequestri, diritti di prelazione o altri vincoli, se non quanto indicato nelle premesse;

b) sono stati adempiuti gli obblighi di prelazione/ottenuto il gradimento statutario, come da allegati;

c) la quota risulta intestata al Cedente presso il Registro delle Imprese;

d) [se previste garanzie sulla Società] i bilanci della Società fino all’esercizio chiuso al [●] rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione economico-patrimoniale; non esistono contenziosi o passività potenziali diversi da quelli elencati nell’allegato F;

e) non sono stati stipulati patti che limitino la circolazione della quota oltre quelli risultanti dallo statuto o qui indicati.

[Limiti di responsabilità: La responsabilità del Cedente per le garanzie di cui sopra è limitata all’importo massimo di € [●] e al termine di [●] mesi dalla data di efficacia; resta esclusa la franchigia di € [●] per singolo evento e di € [●] complessiva.]

4. Dichiarazioni dell’Acquirente

L’Acquirente dichiara di:

a) avere piena capacità di contrattare, di non essere soggetto a divieti di acquisto della quota ai sensi di legge o statuto;

b) conoscere lo statuto della Società e accettarne le previsioni;

c) [se persona giuridica] avere deliberato l’acquisto secondo i propri poteri interni.

5. Data di efficacia, diritti patrimoniali e amministrativi

La presente cessione spiega effetti tra le parti dalla data della firma; nei confronti della Società e dei terzi dalla iscrizione dell’atto al Registro delle Imprese ai sensi dell’art. 2470 c.c.

I diritti patrimoniali (utili, riserve distribuibili) maturano in capo all’Acquirente a partire dal [●] (data contabile di riferimento), fermo restando quanto deliberato dagli organi sociali; i diritti amministrativi spettano all’Acquirente dalla predetta iscrizione nel Registro delle Imprese.

6. Condizioni sospensive / risolutive

[Condizione sospensiva] L’efficacia della cessione è sospensivamente condizionata a:

decorso del termine di prelazione ex statuto senza esercizio / ricezione rinunce (allegato B);

ottenimento del gradimento statutario (allegato C);

[altre condizioni: ottenimento di finanziamento, autorizzazioni, liberazione di pegno, ecc.].

In difetto entro il [●], ciascuna parte potrà recedere senza penali, con restituzione delle somme percepite oltre interessi legali.

7. Closing e adempimenti

Le parti convengono di procedere al closing in data [●] presso [●], scambiando:

dal Cedente: allegati A-F, eventuali certificazioni quote, estratto aggiornato R.I., libro soci (se tenuto), bilanci e verbali recenti;

dall’Acquirente: pagamenti residui, eventuale escrow agreement firmato.

Le parti incaricano [notaio / professionista abilitato] a curare autenticazione/sottoscrizione digitale e deposito telematico della presente al Registro delle Imprese.

8. Patti accessori

[Non concorrenza (facoltativo)] Il Cedente si impegna per [●] mesi/anni a non svolgere attività in concorrenza con la Società nei territori [●], né a sollecitarne dipendenti o clienti, salvo autorizzazione scritta dell’Acquirente.

[Riservatezza] Le parti si impegnano a mantenere riservate informazioni e documenti scambiati in occasione della cessione, fatti salvi obblighi di legge e di deposito.

[Patti parasociali (facoltativo)] Contestualmente è sottoscritto il patto parasociale allegato G, che disciplina [sindacato di voto / lock-up / tag & drag along / governance].

9. Spese, imposte e antiriciclaggio

Le spese di autenticazione/sottoscrizione digitale, deposito, imposte di registro e bollo e ogni onere accessorio sono a carico di [●]. Le parti dichiarano di essersi identificate ai fini antiriciclaggio e che i fondi provengono da lecita provenienza.

10. Legge applicabile e foro competente / arbitrato

La presente è regolata dalla legge italiana. Per ogni controversia è competente in via esclusiva il Foro di [●].
[In alternativa: Le controversie sono devolute ad arbitrato secondo il Regolamento [●]; sede [●], lingua italiana, collegio di [●] arbitri.]

11. Trattamento dei dati personali

Le parti si danno reciprocamente informativa ai sensi del Reg. (UE) 2016/679, dichiarando di trattare i dati personali esclusivamente per finalità connesse alla cessione.

12. Clausole finali

La presente scrittura costituisce l’intero accordo tra le parti e sostituisce ogni precedente intesa. Ogni modifica dovrà risultare da atto scritto. Qualora una clausola sia invalida, ciò non pregiudica la validità delle altre.

Letto, confermato e sottoscritto.

Luogo [●], data [●]

Il Cedente

L’Acquirente

[Alternativa A – Autenticazione notarile: Le sottoscrizioni che precedono sono state autenticate dal Notaio [●] in [●] in data [●], raccolte le dichiarazioni di legge, e si provvede al deposito telematico al Registro delle Imprese competente.]

[Alternativa B – Firma digitale: Le parti sottoscrivono il presente atto con firma digitale qualificata ai sensi della normativa vigente; il professionista abilitato [●] provvede al deposito telematico al Registro delle Imprese competente.]

Allegati (esemplificativi):

A. Statuto vigente della Società

B. Documentazione prelazione (avviso ai soci / rinunce / decorso termini)

C. Delibera/atto di gradimento

D. Criteri closing accounts / aggiustamenti prezzo

E. Escrow agreement / meccanismo rilascio fondi

F. Elenco contenziosi/passività note (se previste garanzie sulla Società)

G. Eventuali patti parasociali

Copie documenti identità/visure, certificazione assenza vincoli su quota, estremi bancari